16 luglio

Oggi è il giorno dello sciopero.
Il Ritrattista: ''i cinesi sono i peggiori guidatori del mondo. Io non potrei mai guidare lì. Sono calmi eh... non urlano, non bestemmiano....''
Il Portaborse: ''Ma a te sono simpatici?''
Il Ritrattista: ''si certo, ci assomigliano perfettamente... lì puoi trovare un Principe, un Portaborse, un Ritrattista.....''
Il Portaborse: ''Ma ti diverti quando vai in Cina?''
Il Ritrattista: ''Si, ma lavoro tantissimo... per quindici giorni, senza pause dalla mattina presto alla sera.... scelgo le cose che mi piacciono, faccio gli ordini....''
Lo sciopero lo annuncia l'Australiana, dopo circa 40 minuti, davanti al bancone del bar del Castello Illiade: ''io non le faccio più, fa troppo caldo, a fare le foto fuori rischio un colpo di sole, io ho forza e coraggio, ma così non si va più avanti.''

Saremmo dovuti andare a Skutari, ma c'è giusto il tempo per fare una foto e chiudersi in hotel sino al pomeriggio.
Io scrivo il post sulla commercializzazione dell'immaginario da parte degli italiani. Alle cinque mi squilla il telefono ed usciamo a fare una passeggiata per Tirana. Compriamo dei cappelli da contadini, un ombrellino cinese di carta e delle penne con la bandiera albanese. Arriviamo fino alle Twin Towers, uno dei centri finanziari del paese a pochi passi dal nostro hotel. Mezz'ora, forse quarantacinque minuti e torniamo nelle nostre camere. Sino a sera quando ci godiamo con il Principe un buon pesce alla griglia in un ristorante greco.
Il Principe: ''ne mancano pochi e sono tutti intorno a Tirana. Quello in cui siamo stati, ma non abbiamo fatto le foto, quello nei pressi che era chiuso ed un castello in un bosco''
L'Australiana, pronta a vendersi pezzi d'anima alla ricerca del paradiso del popolo, lì dove il diavolo va in vacanza: ''ok, ma stasera andiamo nei peggiori quartieri di Tirana.''
Il Principe che forse l'anima l'ha già venduta: ''...volevo offrirvi qualcosa su una grande terrazza a qualche passo da qua.''

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